In un centro collinare ai piedi del monte Covello, nel comune di Grifalco in provincia di Catanzaro, si trova l’
azienda agricola Frisina.
Attiva dal 1995, la famiglia Frisina si dedica con passione all’olivicoltura, all’apicoltura e all’agriturismo. Infatti, l’azienda gestisce una struttura dedicata all’accoglienza: l’Agriturismo Arcobaleno.
Abbiamo intervistato Anita Regenass Frisina – titolare dell’azienda – per scoprire l’andamento della campagna di raccolta 2022/23 e le strategie adottate per affrontare il momento di incertezza che stiamo vivendo.
Per questa campagna erano previsti forti cali produttivi. Quali sono le considerazioni sulle rese e la qualità del vostro raccolto?
In fase di post fioritura abbiamo notato una scarsa fecondazione dei fiori che ha portato ad un quantitativo scarso di olive. Questo fatto, insieme alle condizioni metereologiche dell'estate, ha contribuito ad aumentare l'attacco dei fitopatogeni. Nonostante
queste difficoltà e la scarsa disponibilità di olive, anticipando la raccolta, gestendo attentamente tutte le fasi in frantoio e accettando rese minori del solito, siamo riusciti tuttavia a produrre un olio extra vergine di oliva
di qualità.
Quali strategie state adottando per gestire l’inflazione, gli aumenti dei costi energetici e logistici?
L'aumento dei costi ci costringe ad aumentare il prezzo al consumatore. Malgrado questo cerchiamo di ottimizzare gli acquisti di materiale di confezionamento che è l’unico settore dove possiamo incidere a breve termine. A lungo termine stiamo valutando
diverse forme di produzione di energia sostenibili.
Esportate il vostro olio? Se sì, in quali Paesi e qual è la situazione attuale su quei mercati?
Esportiamo in Europa, dove il mercato è in crescita continua e i clienti sono disposti a pagare un giusto prezzo per un prodotto di alta qualità.
La contraffazione dell’olio extravergine d’oliva è un problema diffuso. Come tutelate la vostra azienda ed il vostro prodotto?
Vendiamo quasi esclusivamente olio EVO confezionato, instaurando un rapporto di fiducia col consumatore finale.
La vostra azienda fa attività di comunicazione? Se sì, quali strumenti e strategie comunicative usate per aumentare la notorietà del vostro prodotto?
Utilizziamo Instagram e Facebook per informare sui progressi in azienda e sui riconoscimenti ottenuti nei vari contest EVO. Inoltre nell'agriturismo aziendale facciamo dei percorsi esperienziali per i nostri ospiti sulla produzione dell'olio EVO.
In Italia la sproporzione tra consumi e produzione è tale che, da qui alla prossima estate, potremmo non avere abbastanza olio per rifornire gli scaffali dei supermercati. Come pensa si potrebbe attenuare questa notevole problematica?
Una consistente parte dell'olio prodotto in Italia viene esportato perché all'estero c'è una maggiore valorizzazione. Si deve aumentare la produzione di olio italiano con finanziamenti del settore a lungo termine e contemporaneamente approvare
leggi volte a tutelare e a valorizzare maggiormente l’olio italiano. Così facendo si ridurrebbero i quantitativi di olio esportato e ci sarebbe maggiore disponibilità per il mercato italiano anche in annate con minore produzione. Una consistente parte
degli oli presenti generalmente nei supermercati sono oli esteri. Bisogna distinguere bene le due categorie prodotto.