Esperienze Aziendali

Lunedì 30 Gennaio 2023

Agriturismo Costantino: pro e contro della produzione biologica

Autosufficienza energetica grazie alle fonti rinnovabili, ma la produzione è al di sotto delle aspettative e l’export è in calo: la testimonianza di Agriturismo Costantino

di Veronica Zin

Scheda tecnica

Tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, nella località di Donnantonio, nel comune di Maida, in provincia di Catanzaro, si trova l’agriturismo Costantino


L’agriturismo Costantino gode di un paesaggio collinare tipicamente meridionale e si distingue per scelte produttive responsabili e sostenibili. 

L’azienda, infatti è certificata biologica e predilige un turismo “lento”, concentrato sui dettagli e sulla scoperta di culture locali diverse e luoghi nascosti.


Abbiamo intervistato Mariangela Costantino – manager di agriturismo Costantino – per scoprire le caratteristiche distintive dell’azienda e le strategie che questa sta adottando per affrontare l’attuale crisi economica.


Per questa campagna erano previsti forti cali produttivi. Quali sono le considerazioni sinora sulle rese e la qualità del suo raccolto?


Si prevedeva scarsa produzione, ma è stata al di sotto delle aspettative. La qualità è stata mantenuta nella raccolta precoce delle drupe, nel mese di settembre ed inizio ottobre, nelle raccolte successive non è stato possibile tenere sotto controllo l'attacco consistente di mosca delle olive, essendo la nostra produzione biologica.


Quali strategie state adottando per gestire l’inflazione, gli aumenti dei costi energetici e logistici?


Siamo un' azienda autosufficiente dal punto di vista energetico, perché autoproduciamo da fonti rinnovabili l'energia elettrica e termica di cui abbiamo bisogno, tramite pannelli fotovoltaici, solare termico e biomassa. Nonostante ciò, subiamo gli effetti dell'inflazione per il reperimento delle materie prime. Abbiamo operato delle nuove scelte di fornitura e produttive per ridurre i costi.


Esportate il vostro olio? Se sì, in quali Paesi e qual è la situazione attuale su quei mercati?


Esportiamo negli Stati Uniti e lì la percezione della crisi energetica è diversa. E' stato complesso giustificare l'aumento dei costi di produzione. Vendiamo in tutta Europa ed abbiamo riscontrato un calo consistente delle vendite.


La contraffazione dell’olio extravergine d’oliva è un problema diffuso. Come tutelare la vostra azienda ed il vostro prodotto?


Abbiamo puntato sulla produzione di olio Evo biologico di alta qualità, certificando DOP Lametia ed IGP Olio di Calabria, assoggettando a rigorosi controlli ministeriali di qualità non solo chimica, ma anche organolettica. Inoltre, partecipiamo a concorsi nazionali ed internazionali sull'olio e siamo stati inseriti nelle guide specialistiche dell'olio. Siamo un presidio dell'olio Extra vergine dell'olio Slow Food di Carolea.


La vostra azienda fa attività di comunicazione? Se sì, quali strumenti e strategie comunicative usate per aumentare la notorietà del vostro prodotto?


Svolgiamo attività di comunicazione attraverso i social media. Inoltre, condivido con una rete di produttori DOP Lametia attività di promozione. Sono la portavoce della Comunità Slow Food di Lamezia Terme per la valorizzazione della cultivar Carolea, che si impegna a legare la produzione dell'olio al paesaggio, alla cultura e tradizione e svolge attività di educazione nelle scuole, tra i ristoratori ed i consumatori.


In Italia la sproporzione tra consumi e produzione è tale che, da qui alla prossima estate, potremmo non avere abbastanza olio per rifornire gli scaffali dei supermercati. Come pensa si potrebbe attenuare questa notevole problematica?


La soluzione al problema non è semplice. Bisognerà attingere alle riserve e si rischia di immettere nel mercato olio di bassa qualità.