Salute e Ambiente

Mercoledì 28 Settembre 2022

Emergenza clima: la testimonianza di QvExtra!

Cambiamento climatico, siccità e consapevolezza dei consumatori: la situazione secondo Millán, Direttrice Generale di QvExtra!

di Veronica Zin

Scheda tecnica

QvExtra!, è un’associazione internazionale con sede a Siviglia, nata nel 2013 grazie alla lungimiranza di 15 produttori spagnoli, convinti che fosse necessario promuovere l’olio extra vergine di oliva sia a livello nazionale che internazionale. 

Proprio in Spagna le ultime stime prevedono un calo produttivo che potrebbe raggiungere in alcune zone anche il 50% a causa della siccità, con un impatto devastante anche sul fronte dell’occupazione nel settore. Stiamo parlando di un settore che per alcune funzioni impiega lavoratori non qualificati che altrimenti non sarebbero probabilmente in grado di trovare un'altra fonte di reddito durante questi mesi.

Sui temi molto attuali riguardanti il cambiamento climatico, la siccità e la consapevolezza dei consumatori abbiamo voluto ascoltare la testimonianza diretta della Direttrice Generale di QvExtra!, Herminia Millán.

A causa della siccità e del riscaldamento globale, la produzione di olio extra vergine di oliva è in diminuzione: state vivendo anche voi queste difficoltà? Quali sono le misure che state prendendo per affrontare questa situazione?

Attualmente stiamo vivendo una grande siccità mondiale, e ancor di più nei paesi del bacino del Mediterraneo, sia in Tunisia che in Italia e Spagna.
In termini generali, la produzione di Evo è in aumento, poiché continuano ad essere piantati ettari di uliveti, ma in molti casi la produzione, la qualità e le rese degli uliveti sono imprevedibili.
Tra le misure che stiamo adottando per far fronte a questa situazione ci sono i trattamenti sul campo, la ricerca di composti che trattengano l’acqua e la potatura: tutti meccanismi che possono contrastare le prospettive cupe per la stagione 2022-2023. Ovviamente ci sono anche uliveti che si stanno spostando verso una coltivazione super-intensiva per aumentare la produttività, ma sono pochi. Infatti, il 35% degli uliveti spagnoli sono uliveti tradizionali, che non possono essere convertiti. 

Siamo di fronte alla peggiore emergenza idrica degli ultimi 70 anni, quali sono le previsioni di produzione e di vendita per quest'anno?

La previsione per quest'anno non sembra superare il milione di tonnellate di Evo in Spagna e anche nei paesi del Mediterraneo la produzione sarà inferiore rispetto allo scorso anno, il 30-40% in meno, sia in Tunisia, che Italia e Portogallo. Nonostante i prezzi elevati e nonostante si preveda che la crisi economica graverà molto anche sui consumatori, la crescita e la valutazione del prodotto Evo negli ultimi anni non ci fa prevedere che i consumi scenderanno drasticamente al di sotto della produzione, ma procederemo comunque con stock molto ridotti almeno per i prossimi due anni. Per quanto riguarda l'acqua, speriamo nell’ultimo trimestre del 2022 e che questo porti con sé la pioggia necessaria non solo per il settore olivicolo, ma per l'agroalimentare in generale.

Cosa ne pensa della scarsa conoscenza da parte di molti utenti riguardo alle diverse categorie di olio d'oliva? Secondo lei questo è un limite importante per la vendita di olio EVO di qualità? Quali sono le modalità che avete scelto per informare i clienti e guidarli verso un consumo più consapevole?

Siamo consapevoli che il lavoro educativo dei principali paesi produttori e consumatori (Spagna e Italia) sia fallito perché il consumatore di oggi non sa distinguere tra un olio di oliva, un vergine, un extra vergine ed un extra vergine premium. Questo è avvenuto perché tutti gli olio sono stati inseriti sullo stesso scaffale ed eravamo tutti rappresentati da associazioni generaliste che difendevano l’olio d’oliva solo a livello generale. 
Il compito del nostro settore è rivalutare l'intera catena del valore, certo, ma lungo la strada abbiamo l'obbligo di farlo dicendo la verità. Un olio d'oliva non è la stessa cosa di un extra vergine e non tutti gli extra vergini sono uguali. Questa è una realtà che tutti dobbiamo affrontare. I consumatori dovrebbero anche essere disposti a capire che, se i prezzi sono diversi, è sicuramente perché anche il contenuto della bottiglia è diverso. Un Evo SIQEV con 1.200 ppm di polifenoli e un valore di fruttato di 7 non è lo stesso di un Evo con 120 ppm di polifenoli e un valore di fruttato di 0,5.
QvExtra! ha lanciato il sigillo SIQEV, un sigillo dorato presente su tutte le bottiglie che raggiungono la certificazione. Queste bottiglie vengono controllate, sugli scaffali di tutto il mondo, un anno dopo essere state imbottigliate da SGS, ente certificatore di riconosciuto prestigio.