Esperienze Aziendali

Lunedì 26 Settembre 2022

Frantoio Colli del Poeta: investire nelle potenzialità dell'oleoturismo

Comprendere e sviluppare le potenzialità dell’oleoturismo adeguando strutture ed offerta all'attuale cambiamento, soprattutto tecnologico.

di Veronica Zin

Scheda tecnica

Situato tra i paesi di Galzignano Terme e Arquà Petrarca, nella provincia veneta di Padova, sorge il Frantoio Colli del Poeta, il cui nome prende ispirazione dal poeta Francesco Petrarca che, proprio in questo territorio, trascorse gli ultimi anni della sua vita.

 

Il Frantoio Colli del Poeta nasce nel 2003 e negli anni si è affermato nel territorio fino ad arrivare ad essere oggi – a distanza di quasi 20 anni – un punto di riferimento di eccellenza per la produzione di Olio Extravergine di oliva.

 

Oltre alla produzione di olio extra vergine di oliva, il Frantoio Colli del Poeta ha iniziato da poco a dedicarsi anche all’oleoturismo, tenendo presente che questa attività potrà diventare, in futuro, un elemento portante del fatturato aziendale.

 

Per questo motivo, abbiamo ritenuto interessante porre qualche domanda a Paolo Adriani, socio e legale rappresentante del Frantoio Colli del Poeta, per scoprire come l’azienda stia muovendo i primi passi nell’attività oeloturistica.


L’oleoturismo costituisce una parte rilevante del fatturato all’interno della vostra azienda?


Al momento l’oleoturismo non costituisce una parte rilevante della nostra azienda in quanto abbiamo iniziato da pochi mesi ad investire in questo settore importante. Noi veniamo da alcuni anni trascorsi in California, dove le attività "di contorno" di una azienda sono importanti tanto quanto l’attività principale. Quando a Gennaio del 2022 abbiamo preso le redini del Frantoio Colli del Poeta abbiamo subito capito le potenzialità dell’oleoturismo e abbiamo iniziato ad investire in questa attività che riteniamo molto importante ai fini del business aziendale. Stiamo già raccogliendo i primi frutti e siamo convinti che in futuro l’oleoturismo potrà diventare una parte consistente del fatturato della nostra azienda.


Come accompagnate l’oleoturista all’interno della vostra azienda? Quali attività proponete? Avete delle risorse umane dedicate all’oleoturismo?


Generalmente il nostro programma consiste in un tour panoramico della proprietà, si cammina attraverso gli olivi spiegando i vari aspetti dell’olivicoltura e raccontando il nostro territorio. A volte proponiamo anche attività tra gli olivi, quali lo yoga, le passeggiate sensoriali etc.

Al termine del tour panoramico si passa alla spiegazione del funzionamento dei macchinari, gli aspetti tecnici e di tutte le variabili per ottenere il miglior olio di oliva. Alla fine della spiegazione dei macchinari accomodiamo gli oleoturisti nella sala degustazione per l’assaggio degli oli. In questa fase mettiamo a disposizione la nostra conoscenza per insegnare la tecnica di degustazione e scoprire le caratteristiche dei diversi tipi di olio di oliva.


L’oleoturista ha generalmente capacità di spesa superiore rispetto al turista standard. Qual è la spesa media dell’oleoturista che visita la vostra azienda?


L’oleoturista probabilmente non ha una capacità di spesa superiore rispetto al turista standard ma ha una propensione all’acquisto superiore. Chi partecipa alle nostre giornate è una persona già interessata al mondo dell’olio, non necessariamente ha intenzione di acquistarne, ma spesso alla fine del tour, e dopo la degustazione, si sente più pronto all’acquisto, più sicuro e più preparato. Una spesa media può essere di circa 30 euro.


L’olio è stato definito un prodotto-civetta (un bene venduto ad un prezzo eccessivamente ridotto e che funge da “esca” per attirare quanti più clienti verso il punto vendita con lo scopo di aumentare le vendite) e viene costantemente ricordata la scarsa conoscenza dell’utenza verso un consumo consapevole. In virtù di questo, la vostra azienda dedica una parte della visita oleoturistica all’educazione del cliente in questo ambito?


Sì, noi cerchiamo di educare il cliente ad un consumo consapevole, attraverso semplici calcoli matematici sul rapporto costo-qualità. Per noi è abbastanza semplice dimostrare come un prodotto dal basso costo non possa avere una qualità sufficiente. Una parte importante delle visite è proprio dedicata a questo aspetto. La definizione di prodotto-civetta è senz’altro corretta quando si parla di grandi punti vendita, nel nostro caso il prodotto principale è l’olio, noi organizziamo questi eventi con l’unico scopo di portare l’oleoturista ad acquistare consapevolmente l’olio di oliva che produciamo.

L’oleoturismo è una tipologia di turismo che pone al centro la sostenibilità. La vostra azienda ha adottato misure in questo senso? Secondo Lei, quanto incide la sostenibilità nella scelta di un’azienda da visitare?


Siamo fermamente convinti che un’interazione responsabile con l’ambiente sia fondamentale per continuare a produrre beni e al tempo stesso salvaguardare il pianeta, rendendolo così disponibile anche per le future generazioni. Una parte importante della nostra coltivazione è biologica, durante le visite al frantoio cerchiamo sempre di sensibilizzare l’oleoturista su questo aspetto della produzione. Non sono sicuro che la sostenibilità sia una parte importante durante la scelta dell’azienda da visitare, al momento credo che ci siano altri aspetti che l’oleoturista valuta, come il costo della visita, la durata, le attività proposte, le recensioni etc...


Quali ammodernamenti e miglioramenti potrebbero essere apportati in futuro per implementare l’oleoturismo?


Non ho una risposta a questa domanda nel senso che non riesco a dare una risposta che vada bene per tutte le aziende agricole. Posso parlare per il Frantoio Colli del Poeta, dove stiamo pensando a delle soluzioni che potrebbero implementare questa attività. Mi riferisco ad esempio a dei tour motorizzati all’interno della proprietà, ad una sala con un proiettore per far vedere i vari processi della molitura, a dei cartelli descrittivi etc.…
Credo che ci siano molte opportunità ancora da cogliere nell’ambito dell’oleoturismo e per fare questo è necessario adeguare le proprie strutture al cambiamento soprattutto tecnologico dei nostri tempi.