Oleoturismo: sorgente di sostenibilità

Nella cornice di Sol&Agrifood 2022, l’incontro dal titolo “Il turismo dell'olio alla prova della sostenibilità” ha affrontato il tema dell’oleoturismo in chiave sostenibile, attraverso le testimonianze di Ada Rosa Balzan (esperta e docente di strategie di sostenibilità e CEO di ARB Spa) e Mariagrazia Bertaroli (Presidente e Direttore Operativo del Consorzio Turismo dell'olio Evo Dop, Igp e Bio).

“Il turismo dell'olio è una sorgente di sostenibilità ambientale” ha esordito Balzan “perchè cerca di preservare i territori ed il paesaggio, è legato anche alla sostenibilità sociale perché spinge i turisti verso un turismo consapevole e alla sostenibilità economica perché garantisce una diversificazione delle entrate per le aziende”.

I numeri ci presentano un contesto da primato, in Italia abbiamo oltre 5000 specialità alimentari, 292 DOP/IGP, 169 strade del vino, 60.000 aziende agricole biologiche.

Per il 92% degli italiani l’incidenza del Covid influisce sulle scelte turistiche ed in questo senso la centralità del turismo sostenibile è confermata dai dati: il 74% degli italiani ha dichiarato che il turismo sostenibile è il più sicuro nella fase post-Covid.

“I turisti cercano mete accessibili, vogliono riscoprire luoghi legati alla natura attraverso un contatto con il territorio. La ricerca i rivolge verso i temi della  sostenibilità e della autenticità” ha evidenziato Balzan.

Uno dei temi essenziali che è emerso dall’incontro è stato quello relativo alla capacità di misurazione della sostenibilità. 

Secondo Balzan: “La sostenibilità è paragonabile alla rivoluzione digitale, l’applicazione dei criteri ESG avrà un impatto paragonabile alla rivoluzione tecnologica portata dal digitale. L’impresa rimane sul mercato se diventa sostenibile. I numeri e la misurabilità della sostenibilità sono essenziali, per questo è necessario che vengano definiti degli standard di misurazione a livello mondiale”.

Sostenibilità corrisponde a profittabilità, lo dimostrano le nuove linee della BCE che destina i fondi del PNNR in base al livello di sostenibilità delle aziende che vogliono accedere ai benefici, questo vale anche per le micro-imprese.