Marketing e Tendenze

Giovedì 7 Luglio 2022

La mixology incontra l'olio extravergine di oliva

Cosa succede se l’ingrediente simbolo della cucina mediterranea entra a sorpresa in un cocktail a base di whiskey?

di Redazione Oil Meridian

Scheda tecnica

Olio di oliva e mixology non sono mai stati cosi “affini”. Parte da questi presupposti il nuovo progetto di contaminazione “OLI&AFFINI”, presentato a fine giugno a Torino nella cornice di 100Vini&Affini, uno dei templi del buon bere sabaudo situato al terzo piano del Retail Park Green Pea. 

Davide Pinto, patron della celebre insegna e instancabile sperimentatore, assieme a Claudio Vignoli, Mastro Oleario e fondatore di Vignoli Food, azienda italiana specializzata nella produzione di olio extravergine di oliva e aceto balsamico IGP di Modena, inaugurano insieme un nuovo percorso dove l’EVO entra a sorpresa nel mondo dell’aperitivo. E lo fa non solo come prezioso condimento, ma anche come ingrediente per la miscelazione.

Nel menù estivo di 100Vini&AFFINI arriva infatti una nuova proposta di tre tapas, abbinate a tre cocktail, il cui fil rouge è rappresentato dal nuovo olio aromatizzato all’aglio nero e da due aceti balsamici a marchio Vignoli Food.

Lo chef Andrea Marliani e la barlady Karina Cochiyan hanno dato vita a un pairing dove territorialità e contaminazioni cosmopolite si rincorrono in un alternarsi sapiente di suggestioni mediterranee e di rimandi al più puro stile “american bar”.

Ad accompagnare le tre tapas, altrettanti cocktail (gli “OLI”) che interpretano tre icone della mixology: il Ninni (Bruschetta), una rivisitazione del Bruschetta Martini, a base di whiskey infuso miscelato con l’olio all’aglio nero; il T’aggiàscordato, un punch di gin taggiasco miscelato con aceto balsamico aromatizzato al cioccolato; il Mennula, un moscato con liquore alla mandorla e aggiunta di aceto balsamico aromatizzato al fico.

NOTE TECNICHE SUL MONDO DEGLI OLI AROMATIZZATI
«Il mercato degli oli extravergini aromatizzati – spiega Claudio Vignoli - è già da qualche anno in forte espansione, soprattutto in Nord America, in quanto questi condimenti consentono di essere creativi in cucina e offrono il vantaggio di avere sempre a disposizione prodotti altrimenti stagionali come le erbe aromatiche, i porcini o il tartufo».

Per questo molti produttori di olio extravergine di oliva si stanno attrezzando per inserire nella propria offerta anche una linea di aromatizzati. L’aspetto fondamentale, avverte però l’esperto, è che venga utilizzato olio extravergine di primissima qualità: «l’aroma da aggiungere, infatti, non va considerato come un sistema per sopperire a eventuali difetti dell’olio. Anzi, la qualità e le caratteristiche dell’evo usato devono essere ottimali per dare vita a una combinazione di profumi e sapori in grado di esaltare ancor di più le pietanze e gli abbinamenti» conclude Claudio Vignoli.