Marketing e Tendenze
Lunedì 29 Settembre 2025
I nuovi mercati dell'olio EVO: oltre l'Europa, le opportunità in Asia e Nord America
Mentre la competizione nei mercati tradizionali si intensifica, per l'olio extra vergine di qualità si aprono frontiere promettenti. Per coglierle, però, servono strategia, ricerca e capacità di adattamento.
di Redazione Oil Meridian
Il mercato europeo, da sempre sbocco naturale per l'olio extra vergine d'oliva italiano, mostra chiari segni di maturità e saturazione.
Per le aziende che puntano sulla qualità, la vera sfida e la più grande opportunità risiedono oggi altrove: in quelle aree del mondo dove il potere d'acquisto è in aumento e la fascinazione per il Made in Italy e la dieta mediterranea stanno creando una
domanda completamente nuova. Guardare a mercati come il Canada, la Corea del Sud o il Giappone non è più un'opzione per pochi, ma una necessità strategica per chi vuole garantire un futuro di crescita al proprio brand.
Il primo errore da evitare è considerare questi mercati come un blocco omogeneo. Ogni paese ha dinamiche uniche che devono essere studiate a fondo. In Canada, per esempio, c'è una forte attenzione alla tracciabilità e alla salute, con un consumatore informato
che legge attentamente le etichette. In mercati asiatici come la Corea del Sud, l'olio EVO di alta qualità è spesso visto come un prodotto di lusso, un "health food" o un regalo prestigioso, con un'importanza cruciale data al packaging e all'estetica.
Comprendere le abitudini di consumo locali è il presupposto per qualsiasi strategia di successo: l'olio viene usato per condire a crudo, per cucinare, o come integratore? La risposta a questa domanda determina il formato, il prezzo e la comunicazione
del prodotto.
Accedere a questi nuovi mercati significa anche affrontare un percorso fatto di logistica complessa, normative sanitarie e requisiti di etichettatura specifici. Ogni paese ha le sue regole su importazione, certificazioni e informazioni da riportare in
etichetta. Ignorare questi aspetti può portare al blocco della merce in dogana o a sanzioni. Per questo, la scelta di un importatore e di un distributore locale affidabile è forse la decisione più critica dell'intero processo di internazionalizzazione.
Un buon partner non è un semplice cliente, ma una guida che conosce il mercato, la burocrazia e i canali di vendita più adatti al prodotto.
Infine, l'export di successo richiede un profondo lavoro di adattamento. Pensare di vendere in Giappone la stessa bottiglia, con la stessa etichetta e lo stesso messaggio che si usa in Italia è un'illusione. Potrebbe essere necessario sviluppare formati
più piccoli, creare confezioni regalo o modificare la comunicazione per enfatizzare i benefici per la salute piuttosto che gli abbinamenti gastronomici tradizionali. Le aziende vincenti non sono quelle che esportano un prodotto, ma quelle che esportano un valore,
adattandolo alla cultura che lo riceve. Questo sforzo di personalizzazione, pur essendo oneroso, è ciò che trasforma un tentativo di vendita in una solida e duratura presenza sul mercato.