La produzione di olio d'oliva dell'UE nel 2021/22, contrariamente alle moderate stime iniziali, potrebbe raggiungere 2,3 milioni di tonnellate (+10% a/a).
A questo incremento contribuisce la Spagna (7%), l’Italia (20%) ed un raccolto record in Portogallo (+106%, oltre 200.000 t), mentre la produzione della Grecia potrebbe diminuire di 60.000 t (-22%).
Secondo i dati del Short-Term Outlook for EU markets la produzione in questi primi mesi del 2021/2022 è superiore del 5% rispetto all’anno precedente e sopra la media rispetto agli ultimi 5 anni.
La produzione di olio d'oliva si è ripresa anche nei Paesi Terzi. La Tunisia ha registrato un aumento del 70% (+100 000 t), il Marocco del 25% (+40 000 t) mentre la produzione in Turchia è rimasta stabile. Il mercato complessivo è quindi ben fornito.
I prezzi alla produzione rimangono ben al di sopra della media in Grecia e in Spagna, dove i prezzi dell'olio extravergine d'oliva sono intorno ai 320-330 euro/100 kg (12% sopra la media degli ultimi 5 anni).
Il prezzo in Italia è del 14% sotto la media dei 5 anni. Anche i prezzi dell’export stanno crescendo. Nell'anno solare 2021, il valore medio UE delle esportazioni di olio d'oliva è cresciuto del 25% a/a e ha raggiunto oltre 4.000 euro/tonnellata
in dicembre.
I prezzi dell'olio d'oliva probabilmente rimarranno alti grazie all'aumento della domanda di olio d'oliva come sostituto di altri oli vegetali e all'aumento dei costi di input, trasporto e imballaggio.
Esportazioni più deboli
Le spedizioni verso gli Stati Uniti, la principale destinazione di esportazione dell’olio europeo, sono diminuite tra ottobre e dicembre 2021 (-8%).
Questo è dovuto al riassortimento che ha avuto luogo nello stesso periodo dell'anno scorso dopo la rimozione dei dazi USA di ritorsione. Tuttavia, una certa inversione potrebbe essere prevista nel 2022.
Nel frattempo, i mercati asiatici potrebbero continuare a crescere, ma qualsiasi crescita delle esportazioni dell'UE potrebbe essere limitata dall'aumento dei prezzi e dall'indebolimento del potere d'acquisto. Nel 2021/2022, le esportazioni dell'UE dovrebbero indebolirsi rispetto alla scorsa stagione (-3%) e potrebbero raggiungere circa 780 000 tonnellate, con spedizioni ancora più deboli nei prossimi mesi.
Una maggiore disponibilità nei paesi extra-UE potrebbe sostenere le importazioni UE, specialmente dalla Tunisia.
Il consumo dell'UE dovrebbe crescere (+7%) nonostante i prezzi attualmente più alti, dato che i prezzi di altri grassi (ad esempio oli vegetali e burro) stanno aumentando ulteriormente.