Confagricoltura, AssoFrantoi, Asociación Española de Municipios del Olivo (AEMO) e Asociación Española de Maestros y Operarios de Almazara (AEMODA) hanno firmato il “Patto Italia-Spagna per la qualità dell’Extra Vergine” per sviluppare azioni di
promozione dell'olio Evo come fiore all'occhiello del settore oleario internazionale.
Nel corso di un incontro tenutosi il 20 maggio scorso a Salerno, i rappresentanti delle quattro associazioni hanno elaborato e concordato questo documento che ora è stato approvato formalmente.
"Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa Italia-Spagna, proprio per sancire un binomio sull'olio, che deve portare a livellare la qualità di offerta del prodotto e della promozione territoriale tra i due paesi” aveva dichiarato a margine dell’incontro
Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno. “Il protocollo d'intesa vuole creare la giusta sinergia capace di guardare alla sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale della filiera, per far comprendere che le divisioni non servono a nessuno".
Il patto prevede la condivisione di alcuni temi cruciali per il comparto olivicolo e oleario e la definizione di idee e progettualità comuni tra Italia e Spagna.
Inoltre evidenzia una serie di criticità e potenzialità che richiedono l’intervento congiunto su alcune linee direttrici e stabilisce una serie di obiettivi ed azioni che le associazioni intendono sviluppare:
- formazione dei professionisti del settore finalizzata ad ottenere oli extravergine di oliva di elevata qualità organolettica e salutistica,
- promuovere misure, in campo e nell'industria, per ottimizzare il bilancio del carbonio, contribuendo così alla mitigazione del cambiamento climatico,
- promuovere l'educazione dei consumatori affinché possano distinguere l'autentico olio vergine ed extravergine, dal resto delle categorie,
- difendere l'autenticità dell'olio d'oliva Evo, sollecitando l’UE perché bandisca la commercializzazione di miscele con altri grassi vegetali,
- potenziare la redditività del settore oleo-olivicolo attraverso l'oleoturismo o la valorizzazione dei sottoprodotti,
- stabilire azioni per preservare la coltivazione tradizionale, rafforzare l’identità varietale e favorire il ricambio generazionale.
Per raggiungere questi obiettivi, le organizzazioni aderenti intendono realizzare
azioni annuali come:
- la traduzione del materiale formativo e informativo esistente in entrambe le lingue,
- l'organizzazione di giornate di formazione (coltivazione ed estrazione a basso impatto, tecnica di assaggio, valorizzazione dei sottoprodotti, sviluppo socio-economico, salute) con lo scambio di conoscenze lungo la catena del valore in entrambi
i Paesi,
- l'emissione di comunicati congiunti sulle situazioni attuali relative al settore dell'olio d'oliva.
Le associazioni aderenti hanno sottolineato che: "Questa alleanza mira a porre un'altra pietra nella costruzione della qualità e dell'eccellenza degli oli extravergine di oliva e nella promozione e difesa del più ricco e salutare dei grassi conosciuti,
la vera linfa vitale della Dieta Mediterranea, l'Evo".