Nel 2021, grazie a una sovvenzione di Morocco Foodex (istituzione pubblica del Ministero dell'Agricoltura del Marocco), la NAOOA (North American Olive Oil Association) ha condotto un'indagine nazionale sui consumatori attuali e potenziali di olio d'oliva negli Stati Uniti. Tra gli argomenti esplorati, sono state indagate anche le abitudini di consumo, comprese quelle dei nuovi consumatori di olio d'oliva.
Grazie ai dati di vendita al dettaglio, è emerso che durante la pandemia del 2020 negli Stati Uniti si è verificato un picco senza precedenti nel numero di famiglie che hanno acquistato olio d'oliva, molte delle quali, presumibilmente, erano
alla prima esperienza. La conoscenza di questi nuovi consumatori può senz’altro aiutare a capire come spingere la crescita del consumo in futuro.
La ricerca ha portato a molti risultati interessanti. Tra questi, la prova di ciò che molti operatori del settore sapevano da molto tempo: gli oli d'oliva caratterizzati da un profilo leggero e delicato sono un'importante porta d'accesso alla categoria e tendenzialmente molti consumatori di questi prodotti finiscono per acquistare l'extravergine, al posto o in aggiunta ai prodotti a base di olio d'oliva raffinato. Attualmente, circa il 70% delle vendite al dettaglio di olio d'oliva negli Stati Uniti è extravergine, mentre il 30% è olio d’oliva leggero.
I ricercatori di Meeting Street Insights (società che si occupa di ricerche e approfondimenti di mercato) ha identificato una coorte di 460 consumatori che hanno dichiarato di aver iniziato ad acquistare olio d'oliva negli ultimi cinque anni.
A questi consumatori è stato chiesto quale tipo di olio d'oliva avessero acquistato per la prima volta. Un terzo di loro ha risposto olio d'oliva leggero.
Per quanto riguarda i consumatori che hanno dichiarato di utilizzare oli di semi raffinati, passare all'extravergine potrebbe essere un primo passo troppo impegnativo.
Il team di ricerca ha poi posto un'altra domanda: "Che tipo di olio d'oliva usa principalmente adesso?".
Tra i nuovi consumatori che hanno iniziato con l'olio d'oliva leggero:
- quasi la metà (45%) ha dichiarato di essere passato all’olio extravergine d'oliva,
- il 32%, ha dichiarato di utilizzare prevalentemente olio extravergine di oliva,
- il 13% ha dichiarato di utilizzare in egual misura olio extravergine e olio d’oliva.
La ricerca NAOOA ha dimostrato che gli oli d'oliva leggeri che assicurano importanti benefici per la salute rispetto agli oli di semi (anche se non quanto l'extravergine) garantiscono due aspetti fondamentali:
- rappresentano un punto di ingresso significativo nella categoria dell'olio d'oliva per i nuovi consumatori,
- porteranno a un aumento del consumo dell'intera categoria, compresi gli oli d'oliva extravergine.