Sebbene non sia ancora nota la produzione di olio d'oliva nei principali Paesi produttori per i mesi di novembre, dicembre e gennaio 2023, i tecnici della Commissione Europea hanno appena reso note le loro stime sull'evoluzione dell'attuale campagna 2022/23
(produzione, consumo e scorte). La Commissione prevede un calo del 34% della produzione di olio d'oliva per quanto riguarda i Paesi produttori dell’Unione Europea.
Questa analisi, relativa ai dati di fine novembre, mostra che le stime sulla produzione di olio d'oliva, sia nell'UE che nei Paesi terzi, sono state confermate. I Paesi con i bilanci migliori sono la Grecia, con un aumento del 51% e una
produzione di circa 350.000 tonnellate, seguita dalla Siria con 134.500 tonnellate (+27%) e dalla Turchia con 275.000 tonnellate (+17%).
Un aumento che non sarà in grado di compensare la domanda dei paesi consumatori e importatori in un contesto in cui i grandi paesi produttori stanno affrontando cali del 48% in Spagna (780.000 tonnellate) e del 39% in Portogallo (125.000 tonnellate). Al
di fuori dell'UE, il Marocco e la Tunisia stanno subendo le flessioni più evidenti, rispettivamente del 22% e del 25%.
Le stime della Commissione Europea sono più ottimiste rispetto a quelle elaborate da Ismea sulla produzione di olio d'oliva in Italia. Indicano una flessione del 29% anziché del 37%, rispetto allo scorso anno. Questo risultato farebbe comunque
retrocedere l'Italia dal secondo al terzo posto tra i principali produttori mondiali, superata dalla Grecia.
Calo dei consumi UE
Per quanto riguarda la possibile evoluzione dei consumi a livello mondiale, la Commissione europea stima che i cali maggiori si verificheranno nell'UE, passando da 1.551 tonnellate a sole 1.412 tonnellate, mentre la domanda dei Paesi terzi dovrebbe
rimanere agli stessi livelli della scorsa stagione, 1.640 tonnellate.
Infine, in questo complicato contesto di scarsa produzione e consumo insicuro, le stime dell'UE indicano che a fine settembre 2023 l'Europa potrebbe trovarsi con un volume di scorte di circa 375.000 tonnellate di olio d’oliva, leggermente superiore alle
scorte gestite nelle campagne 2016 e 2017, quando ci siamo trovati di fronte a un volume rispettivamente di 359.000 e 322.000 tonnellate.
Classifica Paesi produttori UE
Spagna (-48%) - 780.000 tonnellate
Grecia (+51%) - 350.000 tonnellate
Italia (-29%) - 235.000 tonnellate
Portogallo (-39%) - 125.000 tonnellate
Altri paesi UE (+14%)
Totale UE (-34%) - 1.505.000 tonnellate
Classifica Paesi produttori extra-UE
Turchia (+17%) - 275.000 tonnellate
Tunisia (-25%) - 180.000 tonnellate
Marocco (-22%) - 156.000 tonnellate
Siria (+27%) - 134.500 tonnellate
Altri paesi non UE (8%) - 375.000 tonnellate
Totale non UE - (-1%)