Economia

Mercoledì 14 Dicembre 2022

Produzione olio d'oliva UE: -34%, calano anche i consumi

Exploit Grecia ma in UE si stima un calo di un terzo della produzione ed anche la domanda risente del frangente sfavorevole.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

Sebbene non sia ancora nota la produzione di olio d'oliva nei principali Paesi produttori per i mesi di novembre, dicembre e gennaio 2023, i tecnici della Commissione Europea hanno appena reso note le loro stime sull'evoluzione dell'attuale campagna 2022/23 (produzione, consumo e scorte). La Commissione prevede un calo del 34% della produzione di olio d'oliva per quanto riguarda i Paesi produttori dell’Unione Europea.

Questa analisi, relativa ai dati di fine novembre, mostra che le stime sulla produzione di olio d'oliva, sia nell'UE che nei Paesi terzi, sono state confermate. I Paesi con i bilanci migliori sono la Grecia, con un aumento del 51% e una produzione di circa 350.000 tonnellate, seguita dalla Siria con 134.500 tonnellate (+27%) e dalla Turchia con 275.000 tonnellate (+17%).

Un aumento che non sarà in grado di compensare la domanda dei paesi consumatori e importatori in un contesto in cui i grandi paesi produttori stanno affrontando cali del 48% in Spagna (780.000 tonnellate) e del 39% in Portogallo (125.000 tonnellate). Al di fuori dell'UE, il Marocco e la Tunisia stanno subendo le flessioni più evidenti, rispettivamente del 22% e del 25%.

Le stime della Commissione Europea sono più ottimiste rispetto a quelle elaborate da Ismea sulla produzione di olio d'oliva in Italia. Indicano una flessione del 29% anziché del 37%, rispetto allo scorso anno. Questo risultato farebbe comunque retrocedere l'Italia dal secondo al terzo posto tra i principali produttori mondiali, superata dalla Grecia.

Calo dei consumi UE
Per quanto riguarda la possibile evoluzione dei consumi a livello mondiale, la Commissione europea stima che i cali maggiori si verificheranno nell'UE, passando da 1.551 tonnellate a sole 1.412 tonnellate, mentre la domanda dei Paesi terzi dovrebbe rimanere agli stessi livelli della scorsa stagione, 1.640 tonnellate.

Infine, in questo complicato contesto di scarsa produzione e consumo insicuro, le stime dell'UE indicano che a fine settembre 2023 l'Europa potrebbe trovarsi con un volume di scorte di circa 375.000 tonnellate di olio d’oliva, leggermente superiore alle scorte gestite nelle campagne 2016 e 2017, quando ci siamo trovati di fronte a un volume rispettivamente di 359.000 e 322.000 tonnellate.

Classifica Paesi produttori UE
Spagna (-48%) - 780.000 tonnellate
Grecia (+51%) - 350.000 tonnellate
Italia (-29%) - 235.000 tonnellate
Portogallo (-39%) - 125.000 tonnellate
Altri paesi UE (+14%)
Totale UE (-34%) - 1.505.000 tonnellate

Classifica Paesi produttori extra-UE
Turchia (+17%) - 275.000 tonnellate
Tunisia (-25%) - 180.000 tonnellate
Marocco (-22%) - 156.000 tonnellate
Siria (+27%) - 134.500 tonnellate
Altri paesi non UE (8%) - 375.000 tonnellate
Totale non UE - (-1%)