Mercato Italia

Venerdì 12 Agosto 2022

Antitrust interviene su Nutri-Score: basato su valutazioni scientifiche non riconosciute

Chi utilizza il Nutri-Score deve specificare che il sistema è sviluppato sulla base di un algoritmo e non su valutazioni scientifiche universalmente riconosciute.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), conosciuta anche come Antitrust, ha recentemente annunciato che l’etichetta Nutri-Score non può essere utilizzata in Italia senza alcune avvertenze per i consumatori.

Carrefour, nota catena francese della grande distribuzione e altri distributori hanno dovuto fare un passo indietro rispetto all'etichettatura Nutri-Score sui prodotti presenti nei punti vendita.

L'AGCM ha riconosciuto che Nutri-Score potrebbe indurre in errore i consumatori sulle scelte alimentari, attraverso la classificazione arbitraria degli alimenti con una "distorsione del giudizio che non incentiva il consumatore a fare una valutazione adeguata per seguire una dieta utile a soddisfare l'apporto giornaliero di nutrienti".

"Finché non ci sarà una normativa europea in merito", ha decretato l'Antitrust, "non si potrà preferire un metodo di etichettatura rispetto a un altro. Chi vuole utilizzare il Nutri-Score deve quindi specificare che il sistema a semaforo è sviluppato sulla base di un algoritmo e su valutazioni scientifiche non universalmente riconosciute e condivise. Deve inoltre specificare che esso non tiene conto delle esigenze e del profilo nutrizionale del singolo individuo; che è riferito a 100 grammi di prodotto, e non a una porzione di consumo".

Il presidente di Confagricultura, Massimiliano Giansanti, che ha intrapreso la causa contro Carrefour e le sue affiliate Gs e Interdis, ha evidenziato che: "Le decisioni dell'Antitrust (AGCM) su Nutri-Score vanno nella direzione tracciata da Confagricoltura e confermano l'ingannevolezza del sistema francese e il suo contrasto con il Codice del Consumo. L'AGCM ci ha dato ragione: questo sistema di etichettatura può confondere il consumatore e non si basa su evidenze scientifiche. È quindi uno strumento ingannevole. Questa sentenza deve farci riflettere sull'adozione di Nutri-Score in Italia e in Europa."

Alla luce della decisione dell'Antitrust, Carrefour Italia ha già annunciato che "non applicherà il marchio Nutri-Score sui prodotti a marchio proprio ordinati da Carrefour Italia ai propri fornitori e commercializzati in Italia o all'estero, sui prodotti DOP o IGP, sui prodotti della tradizione gastronomica italiana, compreso l'olio d'oliva, indipendentemente dal luogo di produzione (Italia o estero) e sui prodotti a marchio Terre d'Italia".

"La delibera dell'AGCM è un passo avanti per la tutela del diritto del consumatore ad avere accesso a informazioni chiare, complete e trasparenti per orientare correttamente le proprie scelte nutrizionali a tutela della salute” ha aggiunto Giansanti, “In assenza di questo intervento, il NutriScore avrebbe potuto diffondersi sul mercato alimentare italiano, nonostante l'assoluta contrarietà al sistema di etichettatura francese sostenuta dal nostro Governo, da tutte le forze politiche, dalla comunità scientifica, dagli agricoltori e dalle associazioni dei consumatori. Il NutriScore deve quindi essere accantonato, a favore del sistema italiano NutrInform Battery, che si basa su un principio molto diverso".