Mercato Italia

Mercoledì 13 Settembre 2023

Crollo scorte di olio in Italia: -25% rispetto al 2022

Scorte di olio d'oliva in calo del 24,8% rispetto al 2022, l’ennesima sfida del settore. Il Governo stanzia 25 mln per i prodotti DOP/IGP.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

Le scorte di olio d'oliva in Italia sono in calo del 24,8% rispetto all'anno precedente, in gran parte a causa della diminuzione significativa delle scorte di olio extravergine di oliva (EVO) del 29,5%. Questa tendenza al ribasso è evidente anche confrontando la diminuzione del 13,5% registrata da giugno a luglio 2023.

Secondo questi dati, forniti dall'ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), questo calo nelle scorte di olio d'oliva sta avendo un impatto rilevante sull'industria agroalimentare italiana e il Governo sta adottando misure per sostenere il settore.

Scorte di olio d'oliva in Italia: una panoramica

Secondo il rapporto, al 31 luglio 2023, le scorte di olio d'oliva in Italia ammontano a 201.485 tonnellate, rappresentando una diminuzione significativa rispetto all'anno precedente. La categoria principale è l'olio extravergine d'oliva (EVO), che costituisce il 71,9% delle scorte totali. L'olio d'oliva di origine italiana rappresenta il 42,1%, mentre quello di origine comunitaria copre il 44,7% delle scorte.

Zone di Produzione

Il 44,7% delle scorte nazionali è concentrato nelle regioni del sud Italia, con Puglia e Calabria che contribuiscono in modo significativo con il 26,7% e l'8,9% rispettivamente. A livello provinciale, le province di Bari e Perugia conservano rispettivamente il 16,0% e il 10,5% delle scorte. Questa concentrazione regionale è un elemento chiave nelle dinamiche delle scorte d'olio d'oliva in Italia.

DOP/IGP: Qualità e Origine

Nonostante l'Italia vanti ben 50 Indicazioni Geografiche (IG), il rapporto rivela che le scorte di olio d'oliva IG sono diminuite rispetto all'anno precedente, scendendo da 15,4 milioni di litri a 9,1 milioni di litri. Tuttavia, il DOP Terra di Bari rappresenta ancora il 26,6% delle scorte di olio d'oliva IG in Italia. In generale, l'olio d'oliva DOP/IGP rappresenta solo il 4,2% delle scorte totali, il 5,8% delle scorte di olio extravergine d'oliva.

Il Sostegno del Governo

Il Ministero dell'Agricoltura, in risposta alle diverse sfide che stanno coinvolgendo il settore olivicolo e agroalimentare in generale, sta prendendo misure per sostenere il comparto, annunciando uno stanziamento di 25 milioni di euro

La misura servirà per promuovere i prodotti agroalimentari italiani con Denominazione di Origine e Indicazione Geografica Protetta (DOP/IGP) sia a livello nazionale che internazionale e mira a:
  • stimolare l'economia delle filiere agricole, 
  • aumentare le esportazioni,
  • valorizzare l'eccellenza delle Indicazioni Geografiche italiane nel mondo.

Il Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha confermato che questa iniziativa è volta a sostenere il potenziale dell'Italia nel settore agroalimentare, sviluppare ulteriormente le esportazioni e rafforzare le Indicazioni Geografiche come simbolo di eccellenza. Gli obiettivi concreti includono:
  • l'aumento della commercializzazione dei prodotti DOP/IGP, 
  • una migliore comunicazione sulla loro origine e qualità, 
  • lo sviluppo della sostenibilità nella produzione,
  • l'incremento del coinvolgimento dei Consorzi.