La Commissione europea ad inizio ottobre ha approvato il piano del Governo italiano da 100 milioni di euro per supportare l'ammodernamento delle aziende agricole e imprese agroindustriali ( iscritte al SIAN) titolari di frantoi oleari che effettuano estrazione di olio extravergine di oliva.
Il finanziamento durerà fino al 31 dicembre 2026 e potrà essere richiesto dalle imprese produttrici di olio extra vergine d’oliva di qualsiasi dimensione.
Le aziende potranno accedere ai finanziamenti sotto forma di sovvenzioni dirette, l'aiuto stanziato per ogni beneficiario non potrà superare il 50% delle spese ammissibili.
I beneficiari avranno diritto a ricevere gli aiuti di Stato per ammodernare e rendere più efficienti e sostenibili i loro frantoi, sostituendo o ammodernando i più obsoleti con l'introduzione di impianti di molitura ad estrazione a "2 o 3 fasi"
di ultima generazione.
I nuovi fondi fanno parte di una più ampia iniziativa Agricoltura 4.0, che vedrà 400 milioni di euro investiti nel settore entro il 2023 e prevede anche l'implementazione di tecnologie agricole di precisione, una maggiore digitalizzazione, irrigazione
e fertilizzazione mirate.
Lo scopo è quello di rendere gli stabilimenti più competitivi a livello globale e più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Ismea nel Paese operano oltre 4,000 frantoi. Alcune aziende hanno la capacità di trasformare grandi volumi di olive, mentre i frantoi più piccoli a causa delle loro dimensioni, hanno maggiori difficoltà ad accedere
a prestiti per investire in aggiornamenti tecnologici ed acquistare attrezzature moderne per i loro processi produttivi.
L’aumento dei costi energetici e la grave siccità hanno impattato sulla produzione ed in molte aree si prevede un calo significativo che avrà un impatto diretto su grandi e piccoli frantoi.
Secondo il Mipaaf, i progetti finanziati dovrebbero ridurre i consumi energetici e migliorare l’impatto ambientale dato che alcuni dei fondi stanziati saranno esplicitamente indirizzati al riutilizzo dei rifiuti di esercizio per la produzione di
energia e l'installazione di fonti di energia pulita.
Tuttavia, l'obiettivo fondamentale del nuovo provvedimento è quello di migliorare ulteriormente la qualità del prodotto finale attraverso l'adozione di nuove tecnologie e macchinari.
In sintesi gli obiettivi generali della misura sono:
- rafforzare la competitività del sistema alimentare,
- ammodernare le strutture di trasformazione dell'olio extravergine di oliva, settore strategico per l'industria agroalimentare italiana,
- migliorare la qualità del prodotto e la sostenibilità del processo produttivo attraverso la transizione energetica, ridurre i sottoprodotti e favorirne il riutilizzo a fini energetici.