Mercato Italia

Lunedì 4 Aprile 2022

Indagine Oil Meridian: diversificazione e risorse umane

Diversificare l’offerta e sviluppare le risorse umane: qual è la situazione nelle aziende olivicole?

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

Uno dei principali obiettivi del nostro nuovo progetto, dedicato al mondo dell’olio extra vergine d’oliva, è quello di analizzare la filiera olivicola-olearia, dando voce alle aziende e facendo emergere le peculiarità del settore.

Per questo abbiamo voluto indagare diversi aspetti ed analizzare i risultati in 4 articoli relativi a:

  • Tessuto produttivo, 
  • Export e canali di vendita,
  • Punti di forza e problematiche,
  • Diversificazione e risorse umane.

L’abbiamo fatto attraverso un sondaggio mirato, a cui hanno aderito un numero considerevole di produttori a dimostrazione della volontà delle imprese di far sentire la propria voce, del bisogno di farsi conoscere e far comprendere le proprie realtà.

In questo articolo andremo ad verificare quanto le imprese sono impegnate nel diversificare l’offerta per garantirsi margini extra e come sviluppano e gestiscono le risorse umane in azienda.

Diversificazione e risorse umane
Come abbiamo visto, secondo i produttori, tra i maggiori ostacoli che limitano lo sviluppo delle vendite ci sono le difficoltà legate alla commercializzazione dei prodotti. 
Solo il 13% delle aziende infatti dispone di un ufficio commerciale, il 52% si affida ad un solo professionista e più di un terzo (35%) non dispone di nessuna figura dedicata. Questo dato spiega in parte le ragioni delle difficoltà riscontrate dalle aziende in ambito commerciale.

Il futuro dell’olio EVO italiano sarà assicurato anche dalla capacità delle aziende di garantire il passaggio generazionale.
La continuità di più di un terzo delle realtà produttive sembra in bilico, visto che il 39% degli intervistati ammette di non poter contare su persone giovani che possano prendere le redini dell’azienda in futuro.

Diversificare l’offerta è divenuto un fattore importante per garantire redditi extra e marginalità superiori. Questa possibilità è diventata spesso una necessità per le aziende, lo testimonia il fatto che il 59% degli intervistati dichiara di commercializzare non solo olio EVO ma anche prodotti derivati.

L’oleoturismo è un altro elemento di diversificazione ed un asset strategico per le aziende olivicole. Una attività che sta riscontrando un crescente successo e che è stata recentemente normata dal Decreto Ministeriale n. 36174/2022.
Ben il 72% delle imprese dichiara di svolgere attività oleoturistica, anche se sono la metà (36%) le realtà che hanno spazi specifici dedicati a queste attività. Meno di un terzo (28%) del campione non propone attività oleoturistiche nella propria azienda.

Per garantire lo standard qualitativo dei prodotti, è necessario disporre delle competenze e delle conoscenze di un assaggiatore professionale di olio. Non è una novità per le aziende, l’83% dichiara di disporre di questa figura, solo il 17% non beneficia di un assaggiatore in azienda.