Oleoturismo

Mercoledì 9 Agosto 2023

Le Strade dell'Olio: oleoturismo tra dialogo interculturale e sviluppo sostenibile

Le Strade dell'Olio dimostrano come cultura, patrimonio olivicolo e sviluppo sostenibile possano convergere in un progetto che oltrepassa i confini geografici e lega persone attraverso dialogo e collaborazione.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

Strade dell'Olio rappresentano molto più di semplici itinerari geografici. Sono un'ode all'antica connessione tra l'umanità e l'olivo, un albero che ha attraversato millenni di storia e culture, unificando popoli e regioni in un dialogo interculturale. Questa iniziativa, nata nel 1998 dall'ispirazione di George Karabatos, ex presidente della Camera di Messenia in Grecia, ha gettato ponti che abbracciano oltre 260.000 chilometri, collegando più di 20 Paesi del Mediterraneo attraverso la ricchezza e la diversità dell'olio e dell’olivo.

Attualmente, la rete delle Strade dell'Olio comprende più di una dozzina di Paesi del bacino del Mediterraneo - Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Croazia, Slovenia, Malta, Montenegro, Macedonia del Nord, Libano, Tunisia e Marocco - e sarà presto estesa ad Algeria, Libia, Egitto, Giordania, Siria e Turchia. Altri Paesi che hanno mostrato interesse ad aderire alla rete sono Serbia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Cipro, Palestina e Azerbaigian.

Questi itinerari sono un ponte verso una nuova cooperazione tra aree remote, altrimenti condannate all’isolamento, poiché riuniscono tutti gli operatori coinvolti nell’impiego dell’olivo (piccoli produttori e agricoltori, giovani imprenditori, ecc.), minacciati dall’odierna crisi. 

Gli obiettivi delle Strade dell'Olio sono:
  • valorizzare la civiltà dell'olivo a beneficio delle comunità locali,
  • creare legami tra il patrimonio olivicolo, il turismo e lo sviluppo sostenibile
  • registrare il patrimonio olivicolo in tutte le regioni olivicole, valorizzarlo e promuoverlo attraverso attività culturali,
  • creare un ponte tra i Paesi del Mediterraneo, e tra questi e il mondo, grazie all'olivo, simbolo di pace, amicizia e benessere,
  • incoraggiare il dialogo interculturale, le sinergie imprenditoriali e lo scambio di know-how.

Creando legami tra il patrimonio olivicolo, l’oleoturismo e lo sviluppo sostenibile, le Strade dell'Olio promuovono un'interazione profonda tra le persone e l'ambiente. In un mondo spesso parcellizzato da divisioni culturali, le Strade dell'Olio fungono da ponte tra i Paesi del Mediterraneo e il resto del mondo. L'olio e l’olivo diventano così fili conduttori di un dialogo interculturale che supera confini, lingue e tradizioni.

Ma quali sono gli elementi che compongono il tessuto di queste strade? 

L'aspetto culturale gioca un ruolo chiave. Attraverso una serie di eventi culturali e attività, le Strade dell'Olio registrano, valorizzano e promuovono il patrimonio olivicolo in tutte le regioni coinvolte. Le tradizioni, i miti, le pratiche agricole e le tecniche di produzione legate all'olivo vengono celebrati e condivisi, creando una rete di conoscenze e esperienze condivise.

L'ONU ha riconosciuto queste strade come "Itinerario di dialogo interculturale e sviluppo sostenibile", mentre nel 2005 il Council of Europe ha conferito loro la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. 

Italia - Le Strade dell’Olio

In Italia, le Strade dell'Olio ci portano sui Monti Pisani, un vasto territorio della Toscana tra le città di Pisa e Lucca, a circa 40 minuti da Firenze, dove possiamo scoprire oliveti secolari, borghi medievali come Vicopisano e Buti, ville e palazzi storici risalenti al XVII secolo, artigianato unico come le ceramiche di Vicograpano, l'autentica gastronomia toscana, l'olio extravergine di oliva prodotto da varietà locali e una grande offerta culturale. 

Altri itinerari si trovano nella provincia di Imperia e dintorni, nota per essere la patria della varietà Taggiasca, che produce eccellenti Evo DOP ed è molto apprezzata anche come oliva da tavola, conservata in salamoia o per preparare paté. 

Il pregiato olio extravergine d'oliva ligure e le altre prelibatezze locali possono essere degustate nei negozi specializzati, mentre il processo di produzione - che normalmente va da novembre a marzo - può essere visto nei numerosi mulini e frantoi lungo il percorso. Una visita al Museo dell'Olivo Carlo Carli di Imperia, uno dei migliori del Mediterraneo, è d'obbligo. Ogni anno, a metà novembre, si tiene "Olioliva", con eventi, laboratori, giornate gastronomiche, degustazioni, mostre e oltre 150 espositori di prodotti tradizionali.

L’Umbria riunisce una varietà di splendidi paesaggi dominati da ulivi, viti e natura rigogliosa. La principale area olivicola dell'Umbria, che copre il territorio di sei comuni nella parte centrale della regione - Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto - è un perfetto esempio di paesaggio culturale vivente. Tra i numerosi sentieri escursionistici e oleoturistici ci sono quelli dei Colli del Trasimeno, dei Colli Orvietani, dei Colli Colini, dei Colli Assisi-Spoleto - che danno il nome a un'altra DOP -, dei Colli Martani... Borghi dal fascino singolare, laghi, castelli, torri, monasteri e chiese medievali sono alcune delle tante attrazioni offerte da questi itinerari. 

A Trevi, città eminentemente olivicola, è da visitare il Museo della Cultura dell'Olivo, situato nell'antico convento di San Francesco del XIII secolo, accanto all'omonima chiesa e alla pinacoteca comunale. 

A Torgiano, il Museo dell'Olivo e dell'Olio (MOO), ospitato in un antico frantoio in funzione fino al secolo scorso, ripercorre la storia e i diversi usi dell'olivo e dell'olio, senza limiti geografici o temporali, documentando attraverso reperti archeologici, ceramiche, libri e altri materiali le origini e la presenza dell'oro liquido nella vita quotidiana per millenni. 

Le Strade dell'Olio dimostrano come la cultura, il patrimonio e lo sviluppo sostenibile possano convergere in un progetto che oltrepassa i confini geografici e lega persone attraverso il dialogo e la collaborazione. Questa iniziativa non solo promuove l’oleoturismo, ma offre anche una nuova prospettiva sul mondo, basata sulla condivisione, l'apprendimento reciproco e la promozione della pace attraverso uno dei simboli più duraturi e universali: l'olivo.