Economia

Mercoledì 12 Aprile 2023

Nutri-score: la valutazione dell’olio d’oliva migliora, ma non basta

Nonostante le recenti modifiche a favore dell’olio extravergine d’oliva, il sistema di valutazione internazionale non convince l’Italia.

di Isabella Lanaro

Scheda tecnica

L’olio extravergine d’oliva è universalmente considerato un prodotto dalle molteplici proprietà benefiche. Sono infatti numerosi gli studi e le ricerche europee ed internazionali che attribuiscono all’olio extravergine d’oliva un ruolo fondamentale nel contrasto di malattie cardiovascolari e dell’obesità

Nonostante ciò, negli ultimi anni a mettere in discussione i benefici dell’olio extravergine di oliva è stato proprio il sistema di valutazione internazionale Nutri-score. Nutri-score è un sistema che affida valutazioni ai prodotti alimentari in base ai loro valori nutrizionali, utilizzando una scala di valutazione da stampare sulle confezioni. Ad oggi il sistema è adottato nei Paesi di Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Spagna e Svizzera. 

Fin dalla sua creazione, l’algoritmo Nutri-score è stato criticato da diversi governi, tra cui quello italiano, per aver semplificato eccessivamente le informazioni nutrizionali di alimenti complessi. A risentire di questo sistema è stato soprattutto l’olio extravergine d’oliva che per anni ha ricevuto una valutazione Nutri-score scarsa, a causa dell’alto contenuto di grassi dell’alimento. La valutazione ha acceso un dibattito sulla penalizzazione dei prodotti di alta qualità per andare a premiare invece prodotti industriali a scarso valore dietetico.

A luglio 2022, i sette Paesi che stanno adottando il sistema hanno pubblicato un documento che prevede la revisione dei parametri adottati. La recente modifica farebbe salire di livello l’olio extravergine d’oliva facendolo passare dalla valutazione C alla valutazione B. Il miglioramento nella valutazione è dovuto alla distinzione di grassi saturi ed insaturi, un parametro che premia il prodotto re della cucina mediterranea, benché non tenga in considerazione molte altre sue proprietà benefiche.

Ma nonostante le modifiche apportate, il progetto non ha convinto. La presentazione della proposta di regolamento sull’etichetta nutrizionale fronte-pacco che la Commissione europea avrebbe dovuto preparare entro fine 2022, è infatti slittata al secondo trimestre del 2023.

La Coldiretti a tal proposito ha affermato in una nota: “Il rinvio al secondo trimestre del 2023 della presentazione della proposta di regolamento conferma le perplessità sull’etichetta a colori manifestate dall’Italia e da altri Paesi. Il Nutri-score è un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali, eccellenze della dieta mediterranea come l’olio extravergine d’oliva o il Parmigiano Reggiano”.

Il sistema Nutri-score è tornato a far parlare anche nei giorni scorsi a Vinitaly. Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e Vicepresidente del Consiglio, è stato ospite presso il Consorzio Valpolicella al convegno "I benefici del vino”. Durante l’evento il Ministro si è espresso contrario al sistema. “Il Nutri-Score è un colpo mortale al principio della concorrenza, una delle regole fondamentali dell’Unione Europea si chiama concorrenza, perché se un prodotto viene azzoppato in partenza non riesce a competere con gli altri.” E poi continua: “L’attacco di una certa Europa non è solo contro il vino, è contro tutta la dieta mediterranea, che è la nostra identità, il nostro modo di vivere da millenni”.

Ciò che è certo è che il comitato scientifico dietro Nutri-score punta ad una revisione periodica, che verrà effettuata ogni 3 anni così da essere costantemente aggiornati sulle conoscenze scientifiche. Ci si aspettano quindi degli aggiornamenti in tempi brevi, forse in grado di andare incontro alle richieste degli Stati che oggi si dimostrano contrari.