Mercato Italia

Venerdì 25 Novembre 2022

Olio DOP IGP: un 2021 da incorniciare

Secondo Ismea-Qualivita, nel 2021 l’olio DOP IGP è cresciuto sia in volume (+33%) che in valore (+26%). Ottime anche le performance dell’export (+27,7%).

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

Il 2021 ha registrato grandi risultati per le produzioni DOP e IGP secondo quanto emerge dal 20° Rapporto Ismea-Qualivita. Dopo un 2020 segnato dalla pandemia, il comparto agroalimentare italiano nel 2021 mostra molto più di una semplice ripresa, segnando valori record sul mercato interno e all’estero.

Per quanto riguarda gli oli di oliva, il nostro Paese vanta ben 49 denominazioni (42 DOP e 7 IGP) che rappresentano l'1% del valore totale alla produzione e delle esportazioni complessive del comparto cibo.

I 23.147 operatori della filiera hanno generato nel 2021 un valore alla produzione di 91 milioni di euro (+28%) e di 155 milioni di euro (+26%) al consumo. Nel 2021 è cresciuto notevolmente anche il volume produttivo di olio DOP IGP raggiungendo quota 13.000 tonnellate (+33%), una ottima e forte crescita rispetto al 2020.

Anche le esportazioni di olio DOP IGP hanno registrato importanti incrementi, raggiungendo quota 66 milioni di euro (+27,7%) e rappresentando il 38% della produzione certificata DOP e IGP.

Così, dopo due anni di flessione consecutivi, nel 2021 aumentano sia la quantità certificata che il valore economico per la maggior parte delle principali DOP e IGP (Toscano IGP, Terra di Bari DOP, Val di Mazara DOP, Sicilia IGP, Riviera Ligure DOP) soprattutto grazie alla ripresa della DOP Terra di Bari, dopo il crollo della produzione nel 2020.

Si registra una crescita per 18 regioni su 20, ma per 10 di queste si riscontra una variazione percentuale a doppia cifra su base annua. Le quattro regioni del Nord-Est rafforzano il proprio ruolo di traino economico e per la prima volta superano complessivamente i 10 miliardi di euro.
Salgono anche Nord-Ovest (+10,8%) e Centro (+15,5%); particolarmente significativo il dato per l’area “Sud e Isole”, che nel 2020 era stata l’unica a crescere e nel 2021 segna un ulteriore +13,2%. 

Continua la tendenza registrata negli ultimi anni, con una crescita del valore delle IGP e delle DOP regionali, anche se il loro peso sul totale rimane marginale. Toscana, con 29 milioni di euro, Puglia con 22 milioni di euro e Sicilia con 19 milioni di euro, rappresentano circa il 77% del valore totale della categoria degli oli certificati.