Uno dei principali obiettivi del nostro nuovo progetto, dedicato al mondo dell’olio extra vergine d’oliva, è quello di analizzare la filiera olivicola-olearia, dando voce alle aziende e facendo emergere le peculiarità del settore.
Per questo abbiamo voluto indagare diversi aspetti ed analizzare i risultati in 4 articoli relativi a:
- Tessuto produttivo,
- Export e canali di vendita,
- Punti di forza e problematiche,
- Diversificazione e risorse umane.
L’abbiamo fatto attraverso un sondaggio mirato, a cui hanno aderito un numero considerevole di produttori a dimostrazione della volontà delle imprese di far sentire la propria voce, del bisogno di farsi conoscere e far comprendere le proprie realtà.
In questo articolo andremo ad analizzare i dati relativi all’export ed ai canali di vendita che le imprese utilizzano per commercializzare i propri prodotti.
Canali di vendita
La vendita diretta è stata indicata come il canale più utilizzato attraverso i punti vendita aziendali, presenti capillarmente nei territori produttivi.
La vendita online tramite portali e-commerce si sta diffondendo, lo testimonia il fatto che si posiziona la secondo posto tra i canali indicati dagli intervistati.
Poche aziende si avvalgono di agenti e ancora meno si rivolgono a rivenditori, GDO ed Horeca.
Questi risultati testimoniano che, nel contesto italiano, la vendita di olio EVO è ancora caratterizzata da numeri limitati e molto legata al territorio di appartenenza.
I produttori tendono a rivolgersi maggiormente alla vendita diretta in azienda e a quella online piuttosto che a negozi, ristoranti e grande distribuzione. La maggioranza delle aziende appaiono più interessate a gestire direttamente la vendita dei propri prodotti, evitando di passare attraverso intermediari.
Ben l’84% del campione dichiara di aver allestito un punto vendita in azienda, un altro dato che conferma la propensione a gestire direttamente la vendita dei propri prodotti a clienti tendenzialmente locali.
Export
Per quanto riguarda l’export, la maggioranza delle aziende non ha strutturato una strategia per vendere i propri prodotti sui mercati esteri. Solo il 39% afferma di avere strutturato i propri canali di vendita export. Il 51% vende occasionalmente
i propri prodotti all’estero ed un 9% è presente solo sul mercato domestico.
Tuttavia i produttori ritengono che le opportunità all’estero siano notevoli e ci siano mercati export maturi per la vendita di olio EVO italiano: ne è convinto l’87% degli intervistati che hanno identificato Stati Uniti, Germania e Giappone come i 3 mercati più potenziali. A seguire troviamo in ordine Svizzera, Canada, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Russia.
Questi risultati testimoniano la dicotomia tra ciò che viene percepito come opportunità potenziale e le capacità effettive delle realtà produttive di inserirsi sui mercati e consolidare la propria presenza all’estero.