Mercato Italia

Venerdì 4 Novembre 2022

Miscele di oli d'oliva comunitari: il caso Grecia

Gli scaffali dei supermercati sono pieni di olio d'oliva apparentemente "Made in Italy", in realtà miscele di origine greca e spagnola. Ma questo dato non viene comunicato ai consumatori.

di Emanuele Fiorio

Scheda tecnica

Secondo le stime pubblicate nell’ultimo “Short-term outlook report” (pubblicate tre volte all'anno all'inizio della primavera, dell'estate e dell'autunno), basate sui dati più recenti e sulle riflessioni degli esperti di mercato della Commissione europea, la produzione di olio d'oliva 2022/23 In UE scenderà a 1,7 milioni di tonnellate. Si registra quindi un calo del 25% rispetto all'anno scorso e una produzione inferiore del 20% rispetto alla media quinquennale.

Secondo le proiezioni dell'Unione Europea, i volumi di olio d'oliva diminuiranno in tutti i Paesi produttori: in Spagna e in Italia si prevede un calo della produzione del 30%, in Portogallo addirittura del 40% rispetto all'anno scorso.

C’è un’unica notevole eccezione, si tratta della Grecia che prevede una produzione di olio d’oliva di circa 310.000 tonnellate, in forte aumento rispetto all'anno scorso.

Secondo l’Ufficio Affari Economici e Commerciali dell'Ambasciata greca a Milano, la Grecia è il secondo fornitore dell'industria italiana di olio d'oliva. Nel 2021, oltre il 75% delle esportazioni greche di olio d'oliva sfuso è stato destinato all'Italia. 

Il principale fornitore dell'Italia è la Spagna, con una quota del 61,53%, ma al secondo posto si piazza la Grecia che ha fornito più di 111.000 tonnellate di olio d'oliva su 500.000 tonnellate totali importate dall'Italia, ossia quasi il 22% di tutte le importazioni italiane di olio d'oliva dello scorso anno.

Il valore dell’export di olio d'oliva dalla Grecia all'Italia ammonta nel 2021 a 345,5 milioni di euro, con un aumento del 16,33% rispetto al 2020.

Come evidenzia Greek Reporter in un recente approfondimento, la maggior parte dei produttori greci di olio d'oliva sceglie di esportare il proprio prodotto all'ingrosso in Italia a tariffe piuttosto basse, a prezzi ancora più bassi di quelli applicati ad altri Paesi. Le aziende italiane lo standardizzano e lo vendono a un prezzo più che raddoppiato. Allo stesso tempo, nei supermercati italiani non si trovano prodotti a marchio greco.

Nonostante il calo produttivo italiano possa aprire nuovi spazi di mercato per l’olio ellenico, gli importatori italiani continuano a pagare l'olio d'oliva greco meno di quello prodotto in Italia. In base ai dati storici, fino al 2020, un chilogrammo di olio extravergine d'oliva greco importato costava ai commercianti italiani meno di 3 euro mentre il prezzo dell'olio italiano era di circa 3,70 euro al kg.

Le grandi aziende produttrici e imbottigliatrici italiane hanno una forte influenza sul mercato dell’olio d’oliva greco, grazie al fatto che comprano grandi volumi all'ingrosso con l’obiettivo di miscelarlo con oli di diversa provenienza, visto che la produzione nazionale non soddisfa il fabbisogno e la domanda interna.
Nel nostro Paese infatti solo il 30% dell'olio d'oliva imbottigliato è esclusivamente di origine italiana.

Gli scaffali dei nostri supermercati sono colmi di olio d'oliva apparentemente "Made in Italy" che in realtà sono il prodotto di blend di olio d'oliva di origine greca e/o spagnola. Ma questo dato non viene comunicato ai consumatori, visto che le etichette sulle bottiglie riportano la sigla “Miscela di oli d’oliva comunitari o Miscela di oli d’oliva non comunitari” e non permettono di conoscere la provenienza esatta ed i Paesi d’origine dell'olio d'oliva utilizzato nelle miscele italiane.

Come ho scritto in un recente articolo dal titolo “Olio d’oliva: calo produzione in Italia, occasione per la Grecia”, il calo produttivo italiano potrebbe rivelarsi una occasione per le esportazioni di olio extravergine d’oliva greco, ma la realtà è che attualmente, nonostante i riconoscimenti a livello mondiale e l’alta qualità, nei supermercati italiani non esiste olio d’oliva imbottigliato a marchio greco.