La Xylella fastidiosa è un batterio in grado di minacciare l’olivicoltura mediterranea e non solo, visto che può attaccare anche altre piante di interesse agrario, tra cui il mandorlo.
Il suo rilevamento negli uliveti nel 2013 ha fatto scattare l’allarme in tutta Europa, dato che la Xylella ha infettato più di 1 milione di ulivi.
Francia, Germania e Spagna sono stati i primi Paesi coinvolti, ma la malattia si è diffusa in altri paesi con un clima simile, come l’Italia.
I paesi del bacino del Mediterraneo corrono il più alto rischio di insediamento e diffusione del batterio: la Turchia è al più alto livello di rischio, seguita da Grecia, Marocco e Tunisia.
In Italia, Portogallo e Spagna, il patogeno è già stato segnalato. Le alte temperature estive in questi paesi sono probabilmente il fattore determinante che hanno favorito il processo di diffusione, mentre i paesi del Nord Europa hanno un alto
livello di rischio per l'arrivo del patogeno, ma le temperature estive relativamente basse possono limitare l'insediamento e la diffusione di grandi focolai. Le ricerche preliminari mostrano che i climi con inverni miti sono particolarmente vulnerabili
alla proliferazione dei patogeni e il cambiamento climatico non farà che esacerbare questo effetto.
Il progetto europeo “Life Resilience” che terminerà nel 2022, si propone di sviluppare genotipi di piante produttive e resistenti agli agenti patogeni, applicare pratiche e innovare nei metodi naturali di controllo dei vettori del batterio.
Una volta che l’infezione è avvenuta, l'eliminazione e il contenimento della Xylella sono difficili. Le misure attuali riguardano l'eradicazione della vegetazione infetta e di quella circostante, ciò genera grandi perdite economiche ed ecologiche.
Il progetto “Life Resilience”, cofinanziato dal programma LIFE dell'Unione Europea (UE), vede coinvolti Spagna, Italia e Portogallo ed ha continuato ad avanzare positivamente durante il 2021, come ha testimoniato la Direttrice del progetto, Teresa
Carrillo: "Oggi siamo riusciti ad avanzare raggiungendo tappe importanti. Ora sappiamo che
ci sono molti tipi diversi di Xylella , quindi la strada da seguire è quella della prevenzione, delle buone pratiche agronomiche e, soprattutto, del
monitoraggio costante per limitare la diffusione di questo batterio e di altre malattie".
Il Gruppo Salov e l'Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA), appartenente al CNR (Consiglio Nazionale Delle Ricerche italiano), hanno lavorato intensamente:
- sulla diffusione di buone pratiche per proteggere le colture
- sui miglioramenti varietali che sono stati prodotti attraverso l'applicazione delle raccomandazioni tecniche scoperte attraverso la parte di sviluppo del progetto.
I progressi più rilevanti
Alcuni dei progressi più rilevanti che sono stati raggiunti, riguardano:
- lo sviluppo di un sistema di monitoraggio degli insetti situato in Italia, per scoprire i vettori del batterio,
- i benefici ottenuti dai test ed il loro contributo alla prevenzione della Xylella fastidiosa e alla lotta contro il cambiamento climatico,
- il miglioramento delle condizioni e della resistenza degli alberi nella loro lotta contro il batterio in Portogallo.
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
Nel corso del 2021, Life Resilience ha lavorato intensamente per garantire che gli agricoltori possano adattarsi alle nuove esigenze dell'agricoltura moderna, come il
rispetto dei “Sustainable Development Goals (SDGs)” delle Nazioni Unite.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono 17 obiettivi interconnessi, conosciuti anche come Agenda 2030, strategia che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide globali comuni come, ad esempio:
- la produzione e il consumo sostenibili
- l'adozione di misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi effetti
- la gestione sostenibile delle foreste
- la lotta alla desertificazione
- l'arresto e l'inversione del degrado dei suoli
- l'arresto della perdita di biodiversità.